paracetamoloUn fedele alleato di chi soffre di mal di testa, o di altri dolori fisici, è il paracetamolo. E se questo farmaco aiutasse anche in situazioni di “dolore psicologico”?

Questa domanda è assai singolare e nasce dai risultati emersi da un recentissimo studio di un gruppo di ricercatori dell’Università del Kentucky. DeWall e collaboratori hanno intitolato il loro articolo: “Can acetaminophen reduce the pain of decision-making?” e cioè “Il paracetamolo può ridurre il dolore nel prendere una decisione?”. Domanda interessante, a cui questi studiosi hanno cercato di rispondere. Andiamo a vedere, con sguardo critico dello psicologo, ciò che è emerso dalla ricerca.

In primo luogo, dobbiamo dire che il dolore fisico e quello psicologico sono elaborati dalle stesse aree cerebrali. Il paracetamolo,  pertanto, come è in grado di ridurre il primo, potrebbe essere efficace nel ridurre il secondo. Ma andiamo per gradi. Prima di giungere ai risultati, i ricercatori hanno condotto due esperimenti a cui hanno partecipato dei volontari. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: uno ha assunto paracetamolo e uno un placebo.

Il primo esperimento prevedeva una scelta tra due puzzle ugualmente interessanti. In genere, un meccanismo che si innesca per “anestetizzare” il dolore conseguente al dover scegliere, è la tendenza a disprezzare l’alternativa non scelta. Questo meccanismo si sarebbe innescato solo nei partecipanti che avevano assunto il placebo.

Il secondo esperimento prevedeva una valutazione economica di una tazza che, ad alcuni era stata regalata, ad altri era stato detto appartenere all’università. In genere, il meccanismo vendita/acquisto genera disagio. Non a caso, secondo i ricercatori, coloro che avevano ricevuto la tazza in regalo la valutavano come maggiormente costosa ma solo se facenti parte del gruppo placebo. Questo a riprova del fatto che chi aveva assunto paracetamolo avesse provato meno disagio mentale.

È innegabile che questo esperimento sia interessantissimo in ambito psicologico. La scoperta che il dolore fisico sia elaborato dalle stesse aree che elaborano il dolore psicologico (ad esempio l’ansia) è una scoperta che apre molte strade nel campo della psicologia e nell’ambito terapeutico, anche farmacologico. Tuttavia, bisogna essere cauti in affermazioni del tipo “Prendere decisioni può essere doloroso, ma un antidolorifico fisico può alleviarlo”. Con questa frase, affermata dagli autori dello studio riportato in questo articolo, si rischia di semplificare eccessivamente l’emotività dell’essere umano.

In primo luogo, un dolore fisico è, nella maggior parte dei casi, facilmente identificabile. Invece “dolori psicologici” come l’ansia, sono più difficili da inquadrare e le cause non sempre così immediate da capire. In secondo luogo, gli esperimenti riportati in questo studio non sono complessi come situazioni decisionali che si possono trovare nella vita reale. È per tale motivo che risulta difficile generalizzare il risultato “ansiolitico” del paracetamolo a situazioni più complesse e realistiche.

Resta ancora molto da approfondire sul piano della ricerca scientifica e psicologica in merito a queste interessantissime tematiche.

Per maggiori informazioni:

Dott.ssa Milena Barone – Psicologo Padova