Happy senior woman embracing young adult daughter“Coming out” significa letteralmente “uscire allo scoperto” ed è il processo attraverso cui una persona dichiara pubblicamente il proprio orientamento sessuale. È un momento importante nel processo di formazione della propria identità.

Il coming out non è quasi mai un unico evento, ma è la successione delle dichiarazioni pubbliche di sé nel corso dell’intera vita.

Il riconoscimento di sé come persona LGB è molto spesso un percorso complesso. Ruth Fassinger, professoressa all’University of Maryland e membro dell’American Psychological Association (APA), propone un interessante modello che cerca di tener conto delle influenze culturali e contestuali nello sviluppo dell’identità gay e lesbica.

Secondo la Fassinger esistono due diversi processi di sviluppo dell’identità:
  • uno relativo all’identità sessuale individuale e alla propria consapevolezza interna e accettazione di sé,
  • uno relativo all’identità di appartenenza al gruppo che ha a che vedere con il proprio ruolo nella comunità gay / lesbica.

Entrambi i processi passerebbero per quattro fasi sequenziali. Per quanto riguarda l’identità sessuale individuale:

  1. Consapevolezza: ci si inizia a percepire come diversi dagli altri;
  2. Esplorazione: si iniziano ad esplorare i sentimenti di attrazione per le persone dello stesso sesso;
  3. Approfondimento: si interiorizza il senso di sé come persona gay o lesbica;
  4. Sintesi: si incorpora la propria identità sessuale nella propria identità complessiva;

Queste fasi, tuttavia, sono un tentativo dell’autrice di effettuare una semplificazione di vissuti ben più complessi. Le persone possono ritrovarsi ad affrontare nuovamente una fase in presenza di nuovi contesti ambientali e ogni persona può affrontare ciascuna fase in modo diverso.

Per il processo relativo all’appartenenza al gruppo, Fassinger propone:

  1. Consapevolezza dell’esistenza di persone con differenti orientamenti sessuali (trovi qui maggiori informazioni sull’orientamento sessuale);
  2. Esplorazione della propria relazione con la comunità gay e/o lesbica;
  3. Impegno verso la comunità gay e lesbica, compresa l’accettazione delle conseguenze potenzialmente negative;
  4. Interiorizzazione dell’identità del gruppo.

Il processo del coming out si costruisce e si esprime nel corso o al termine di queste fasi. Fare coming out è spesso associato a tensione fisica, psicologica, paura e grande affaticamento.

Come è stato però confermato da una ricerca del 2016 in un articolo comparso del Journal of Gay & Lesbian Mental Health, l’evento più stressante per le persone LGB è il coming out in famiglia. Questo accade per la paura di essere rifiutati, di deludere in qualche modo propri cari rovinando le relazioni con loro.

C’è da dire che molti coming out in famiglia nel corso del tempo hanno esito positivo, anche se l’esito immediato non è sempre altrettanto positivo.

Un aiuto psicologico può essere un sostegno importante nei casi in cui lo stress associato al coming out sia molto forte. L’obiettivo non è solo quello di dare un supporto, di condividere incertezze e dubbi, ma anche quello di ampliare la rosa di possibilità d’azione, trovando delle risorse che, nei momenti più complessi della vita, non sempre è facile mettere in campo. Vista l’importanza dell’informazione psicologica in questi ambiti, lascio un link ad un sito specializzato in tematiche relazionali e sessuali, con una sezione specifica sulle tematiche LGBTQ+.

Milena Barone

Psicologa Psicoterapeuta